Wednesday 27 January 2016

Qual è la temperatura a cuore della pasta fresca ripiena?

La misura della temperatura a cuore di un prodotto alimentare come la pasta fresca ripiena non è affatto banale e l'errato posizionamento del sensore di temperatura può fornire informazioni non corrette. Da questi dati rilevati in maniera non appropriata il valore di letalità finale (calcolato in PU, Pasteurisation Units) può essere molto diverso da quello atteso, generalmente molto superiore.


Nei registratori di temperatura per processi di pastorizzazione e sterilizzazione, generalmente, la parte sensibile si trova a circa 2-3 mm dall'estermità del puntale ed è, quindi, indispensabile che essa si trovi il più possibile al cuore del prodotto. Inoltre, benché l'acciaio inossidabile non sia fra i migliori conduttori di calore, occorre notare che un poco di calore viene portato all'interno dalla parte di puntale che rimane scoperto. E' perciò fondamentale che la punta non fuoriesca dalla pasta ripiena, altrimenti misurerebbe la temperatura ambientale esterna e non quella del ripieno, mostrando così valori più elevati di quelli attesi.
Se si usa un puntale più lungo della pasta stessa sarebbe bene infilare tanti prodotti quanti sono necessari a coprire tutto il puntale, avendo cura che la punta sia posizionata correttamente a cuore nell'ultima pasta inserita.


La serie P-Micro è sicuramente tra le più adatte per questa applicazione grazie all'elevato tempo di risposta, fondamentale in processi che durano dai 90 ai 180 secondi, ed alle ridotte dimensioni, spesso una discriminante sulla scelta del dispositivo da utilizzare in spazi angusti.

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